Il padel è diventato in poco tempo lo sport più praticato dagli ex calciatori. Tra di loro c’è anche Esteban Cambiasso, che da buon argentino anche lui ha deciso di prendere in mano la pala e sfidare gli amici a colpi di bandeja. Lo abbiamo incontrato a margine di un torneo organizzato insieme ad alcuni suoi ex colleghi e ad una manciata di campioni del padel capitanati dal funambolico Tolito Aguirre.
Esteban sei sorpreso dell’esplosione del padel in Italia?
“Credo che ormai sia una passione che coinvolge molte persone in tutto il mondo – ha spiegato l’ex centrocampista dell’Inter ai nostri microfoni – Coinvolge tutti, non solo ex calciatori. Noi siamo in vetrina, partecipiamo ad eventi, la gente ci vede giocare e si sorprende che stiamo facendo uno sport totalmente diverso dal calcio. Ma credo che sia di tutti. Il padel è facile da imparare ed è utile per socializzare. Ci sono tante componenti che ti portano ad innamorarti di questo sport“.
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Esteban Cambiasso, guarda l’intervista in esclusiva
Secondo te ha dei punti di contatto con il calcio?
“L’adrenalina è una componente. Poi c’è la competizione, la sfida. Anche se è uno sport diverso dal calcio la voglia di migliorarsi è la stessa e noi l’abbiamo dentro da quando siamo nati. È anche una sfida contro noi stessi. E poi c’è il gioco di squadra anche se si è solo in coppia. Non è come nel tennis dove giochi prevalentemente da solo“.
Che consiglio daresti a chi si avvicina per la prima volta al padel?
“Se uno vuole farlo a livello professionistico, il consiglio che posso dare è quello di fare del padel il primo sport. Non deve essere secondario a nessun’altro. Se invece diventa una disciplina da praticare insieme ad altre, dico di avvicinarsi con passione e dedizione, cercando magari di affidarsi a professionisti validi“.
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