Juan Lebrón sarà tra i tanti campioni che scenderanno in campo al BNL Italy Major Premier Padel. Il numero sei del ranking, prima di volare a Roma e far coppia al Foro Italico di Roma con Franco Stupaczuk, è stato il protagonista assoluto dell’evento organizzato all’Elle Padel Club di Mariano Comense in provincia di Como. Oltre ad incontrare i tifosi e a scendere in campo con alcun di loro per un allenamento davvero speciale, Lebrón ha colto l’occasione anche per parlare con i giornalisti presenti.
“Il 2025 mi sta regalando grandi soddisfazioni e l’obiettivo è quello di continuare così, scendere in campo e vincere più tornei possibili. Mi trovo molto bene in coppia con Franco, lui è fortissimo e tra di noi c’è una buona alchimia. Abbiamo avuto qualche problema con il suo recente infortunio e abbiamo perso un po’ di ritmo a livello di gioco, ma adesso sta meglio e sono sicuro che partita dopo partita riusciremo a far bene. Sarebbe bello raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo posti, ma non sarà facile perché il livello del padel si è alzato ed è anche molto bello vedere che si stanno facendo largo diverse coppie giovani, molto brave, che riescono a mettere in difficoltà coppie più esperte“.
I consigli e il rituale di Juan Lebrón
Cosa ti aspetti dal Major di Roma?
“È sempre un piacere essere qui. Adoro la gente e la vostra cultura e sono contento dell’evoluzione che ha avuto questo sport in Italia. Giocare a Roma, poi, al Foro Olimpico, è un’emozione incredibile. Pensare che da quella location sono passati campioni come Sinner, Djokovic e Nadal, è incredibile. Stiamo grati di poter sfruttare un’opportunità simile“.
Quali sono le cose fondamentali che deve tenere a mente un amatore?
“Una delle cose principali è sicuramente l’impugnatura. Quando vedo un giocatore utilizzare un’impugnatura diversa da quella uso io (la continentale, ndr), faccio anche fatica a spiegargli perché e come deve cambiarla. È poi è fondamentale sapersi muovere bene sul campo e trovare la giusta posizione. Questi sono i tre consigli che voglio dare ad un amatore. La cosa bella del padel è che è uno sport che ti permette di migliorare e progredire sempre“.
Che errori commettevi da giovane, quando hai iniziato a giocare?
“Di errori ne facevo tantissimi. Si cresce e si impara. Sin da piccolo sono sempre stato molto ambizioso e ritengo sia importante durante la crescita farsi circondare da persone che possono aiutarti e consigliarti al meglio. Anche adesso, in campo, il mio carattere mi porta ogni tanto a sbagliare. Ovviamente posso e voglio migliorare, sia per me che per il mio compagno“.
“In campo ci va un team, una squadra. È un po’ come un matrimonio, anche se ci sono delle volte dove ti devi concentrare solo su te stesso. Ogni tanto si commettono degli errori per mancanza di concentrazione o anche per frustrazione, soprattutto quando vedi che non riesci ad esprimere al meglio il tuo gioco o quando vuoi che il tuo compagno giochi in un certo modo e non lo sta facendo, o viceversa. Ci sono molte sfaccettature nel padel e non sempre si riesce ad avere tutto sotto controllo. Con il passare del tempo, giocando e allenandosi, si ha però la possibilità di migliorare”.
Qual è il rituale che segui prima di scendere in campo?
“Sono da sempre molto superstizioso. Uno dei miei rituali che ultimamente sto seguendo prima di iniziare una partita è quello di scendere in campo indossando sempre un paio di calze nuove. Ho notato che mi porta bene e dunque continuo a seguirlo. Ovviamente ne ho anche altri, ma questo è uno degli ultimi“.
